I cambiamenti climatici causeranno sfollamenti di massa di persone. Occorre istituire un quadro giuridico.
A prescindere dal fatto che l'UE si prepari o meno, i cambiamenti climatici porteranno a un maggior numero di migranti. Ora è il momento di agire. Gli attuali sforzi dell'UE per "affrontare le cause profonde" della migrazione possono essere d'aiuto, ma non possono fermarli.
Parallelamente a tali attività, occorre istituire un quadro giuridico all'interno del quale l'UE possa garantire il rispetto dei diritti umani e della vulnerabilità delle persone colpite dai cambiamenti climatici. L'UE potrebbe adottare misure per ampliare la definizione di rifugiato del 1951 e, nell'ambito dei propri processi, stabilire che le persone sfollate a causa di catastrofi climatiche, quali inondazioni, innalzamento del livello dei mari e desertificazione, siano trattate come rifugiati.
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