"Un sistema di integrazione e immigrazione funzionale con una chiave di distribuzione che vada a beneficio sia degli immigrati che dei cittadini dell'UE, nel rispetto dei diritti umani"
L'immigrazione di persone che entrano in Europa attraverso, tra l'altro, Italia, Spagna e Grecia, può essere mantenuta solo se:
1) le persone che migrano in Europa hanno la possibilità di un'integrazione equa, e
2) le risorse sono assegnate a un numero specifico e a tutti gli Stati membri con un sistema di distribuzione equo e giusto.
In primo luogo, l'integrazione e gli immigrati nell'UE: L'integrazione può funzionare solo se esiste l'infrastruttura; un piano chiaro e una ripartizione precisa delle risorse. Al fine di offrire a tutti gli immigrati un'equa possibilità di integrarsi nella rispettiva società; affinché un'ampia offerta di programmi Erasmus sia possibile e non tagliata, i numeri devono essere limitati per ogni trimestre/semestre o anno a seconda delle statistiche fornite: per quanto tempo una persona deve integrarsi nei rispettivi Stati membri?
In secondo luogo, deve esistere una chiave di distribuzione a livello dell'UE. La logica è semplice: Occorre una maggiore solidarietà all'interno dell'Unione e un elemento di condivisione degli oneri. La Commissione, di concerto con il Consiglio, dovrebbe attuare una chiave di distribuzione equa che tenga conto, tra l'altro, della capacità economica, delle dimensioni della popolazione e della capacità di assorbimento. Ciò eviterebbe oneri eccessivi per alcuni Stati membri (ad esempio, Svezia e Germania) e, auspicabilmente, ridurrebbe la crescente mancanza di accettazione per l'accoglienza di ulteriori migranti.
Tutti, vi invito a partecipare al seminario di domani su questo tema e a plasmare di nuovo la politica dell'UE in questa arena. Facciamo un grande salto e incoraggiamo gli uni agli altri ad ascoltare le vostre osservazioni!
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Concorda con l'idea. In effetti, questa strategia non è nuova ed è stata utilizzata in precedenza dai nostri antenati, ma la cosiddetta modernizzazione ha sostituito questo modello con imballaggi di plastica. Ricordo che le bibite analcoliche per 1 litri sono arrivate in una bottiglia di vetro e, al momento dell'acquisto, il venditore ha preso qualche buccia supplementare per il costo di tale bottiglia di vetro e, quando lo restituiamo al venditore, restituisce i penni.
Non credo che il problema sia la raccolta dei rifiuti di plastica, ma sapendo come riciclarli. Di fatto, solo il 40 % dei rifiuti di plastica è stato riciclato.